Riepilogo 2013: di un anno di #creativinfuga, l'altra faccia di #coglionino!

Che l'Italia non sia un paese per creativi è risaputo, ma questo 2013 ha mostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, che l'Establishment "Creativo" delle grandi agenzie di comunicazione ha raschiato del tutto il fondo del proprio barile.

Esaminiamo i casi più eclatanti (l'intero elenco sarebbe troppo lungo):

Cominciamo dalla contestatissima campagna ENEL #GUERRIERI, che dopo tante polemiche e
contestazioni, ha poi lasciato il posto all'ashtag "#unmotivoinpiù" (poi magari qualcuno mi spiegherà un motivo in più per cosa, dato che il claim degli spot è decisamente debole).

La Campagna, universalmente criticata, non è particolarmente creativa nemmeno nell'idea di base. A parte il fatto che il tema dell'"eroe del quotidiano" era già stato trattato in altre campagne con diversi punti di vista, tutte con lo scopo di riavvicinare il Consumatore, prostrato dalla crisi, alle Grandi Marche, senza tuttavia riuscirci, nel caso specifico il rimando immediato è alla Campagna Fiat Idea del 2008 con le mamme anche loro "guerriere del quotidiano" tra spesa, figli, famiglia ed impegni, che facevano l'Haka degli All Blacks.

Per chi non se la ricordasse, ecco qui: Campagna Fiat Idea 2008

E passiamo alle campagne per "dare un nome alle cose"!

Geniale e condotta benissimo la campagna CocaCola " Condividi una CocaCola", che ha spopolato per oltre metà dell'anno: http://www.coca-colahellenic.it/Condividi_Coca-Cola/, sempre nell'onda di riavvicinare consumatori disillusi e Marche.

Bella idea, simpatica, coinvolgente, ma.........ma poi i "creativi si sono messi a dare il nostro nome a tutto:

E allora ecco la Campagna NUTELLA (di cui abbiamo già parlato), http://myfoodmarketing.blogspot.it/2013/09/nutella-sei-tu-i-creativi-italiani-sono.html

e un'improbabile campagna della MINI, sulla base del vecchio deto "Pietro torna indietro" (e perché non "rosso di sera bel tempo si spera"??) : http://www.mini.it/Offerta_MINI_Free2Drive/countryman/index.html

Ma evidentemente è proprio in Ferrero che i "creativi" nn sanno più dove prendere le idee, e l'anno si conclude con il furto (copia, plagio, vedete voi come definirlo) ad una studentessa dell'idea creativa per la pubblicità Kinder Bueno, caso scoppiato alla fine dell'anno: http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2013/11/30/news/pubblicita-della-ferrero-l-idea-rubata-a-giuditta-studentessa-di-pavia-1.8210738

 In questo caso, chissà come andrà a finire, ma certo la situazione è strana, migliaia di creativi veri sfruttati, sottopagati, il cui talento non viene riconosciuto e, contemporaneamente, è evidente al "Top" delle Agenzie c'è gente che da troppo tempo non mette in moto davvero il cervello. Questa è sempre la solita Italia?

Commenti

Post più popolari