Veng e patan : Dai Funky Pusherz la fotografia di un momento storico ai tempi della new economy.


La musica, si sa, ha sempre rappresentato l’asticella della situazione sociale del periodo storico che ha attraversato.
Dagli anni ‘ 30 ad oggi si sono avvicendati testi e melodie che hanno influenzato, etichettato ed a volte spinto a cambiamenti dalla portata mondiale.
In questo scorcio di 2013 invece emerge sempre più un nuovo modo di concepire la situazione storica: non più melodie di sola denuncia con testi brucianti oppure falsi moralismi, ma al contrario testi diretti che fotografano la realtà e spiegano a muso duro cose che tanti fanno finta di non sentire o sapere, seguendo la regola dello “struzzo”.

Dalla musica all’economia il passo è breve in “Veng e patan”, ultimo singolo di curata elaborazione testuale, musicale e video del gruppo Made in Torre del Greco Funky Pusherz.
La canzone lancia una serie di messaggi su cui porre estrema attenzione e su cui riflettere attentamente per capire dove sta andando il mondo e dove ci sta portando la situazione economica attuale.
L’esplosiva band torrese accompagna il testo con un video divertentissimo ed a tratti profondamente realistico attraversando lo spaccato della vita all’ombra del Vesuvio, descrivendo la storia di un uomo oramai stressato da amici pieni di “fantomatici problemi”.
L’uomo cantato dalla band perde il lavoro per poi dedicarsi alla raccolta e vendita delle “patan”. Lo stesso uomo che si è sentito chiedere se ha la laurea in agraria per fare questo lavoro; lo stesso uomo che ha risentito della crisi e non ha più soldi per pagare la rata della tv.
Un uomo “martellato” da amici che gli raccontano di avere problemi economici, difficoltà a sopravvivere e nessun lavoro con cui sbarcare il lunario; gli stessi amici che saranno poi scoperti in un secondo momento con gioielli e soldi in quantità tali in tasca da potersi permettere un giretto con qualche prostituta.
Veng e patan mette a confronto due realtà di questo 2013: l’uomo in difficoltà che perde il lavoro e deve fare debiti pure per comprare il pane non trovando altro che “venn’r e patan” e l’uomo ipocrita che racconta la sua finta difficoltà quasi “accirenn a salut” del povero raccoglitore di ortaggi, “cecannl ‘mmiez a foll” pur di sfogarsi con lui di problemi assurdi “stann tutt azzccat”.
Insomma i Funky Pusherz arrivano diretti al cuore fotografando uno spaccato della società italiana, specialmente quella del sud, attraversata da “ futur incert , fatic mai pavat, int a stu post  arò u sport chiù diffus è kill i fa a mazzat,  campann à jurnat, pavann a pnzion a ‘llat” .
Insomma una sintesi cruda della realtà che mette di fronte finalmente due facce della stessa medaglia: l’uomo incudine e l’uomo martello, l’economia dei forti e quella dei deboli, il vecchio sistema economico ed il nuovo, la realtà e l’ipocrisia, l’onestà e l’irresponsabilità.
Nel primo trimestre del 2013 l’Italia ha segnato uno dei momenti più negativi di questa crisi economica, segnando il più alto tasso di disoccupazione giovanile e la peggiore performance export degli ultimi dodici mesi.
Nel frattempo c’è gente che “perd o lavor “ e si mette a “ vennr e patan” pur di portare avanti la propria vita, sperando che tutto migliori.
Questo per sintetizzare che il momento è certamente difficile; ma se affrontato con lo spirito di “rinascita” evocato dai “big five” di Torre , si possono superare anche fuoco e fiamme.
Una melodia molto orecchiabile, unita a un testo dalla facile memorizzazione e dal video molto divertente, come già nelle corde dei Funky in passato, accompagnano per mano un tema presente proiettandolo in un futuro che non potrà che essere migliore.
Una vera dose di realismo mixata a tanta energia, accompagnata da un ritornello da “ arrvoto”  che spero possa segnare un cambiamento in positivo per la nostra società.
Avanti così Funky, che il vostro sound possa continuare a fare push per stimolare il cambiamento.

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